top of page

DOMENICHE PER LE FAMIGLIE

gio 31 ott

|

Crema - Teatro San Domenico

DOMENICHE PER LE FAMIGLIE
DOMENICHE PER LE FAMIGLIE

Orario & Sede

Ultima data disponibile

31 ott 2024, 16:00 – 18:00

Crema - Teatro San Domenico, Piazza Trento e Trieste, 6, 26013 Crema CR, Italia

Info sull'evento

TEATRO SAN DOMENICO 

"DOMENICA PER LE FAMIGLIE" 

A CURA DI NICOLA CAZZALINI - TEATROALLOSSO 

SPETTACOLI: 

DOMENICA 6 OTTOBRE 2024 - ORE 16.00 

"LOST IN ROCK" - COMPAGNIA FREAKCLOWN 

Dai 5 anni

Alessandro Vallin, Stefano Locati, Alessandro Palumbi

Occhio esterno: Alice Bossi

Costumi: Barbara Livecchi

Tecnica: Alessandro Palumbi

Perdersi tra le note musicali ed approdare al nonsense è il risultato dei Freakclown nel momento che si cimentano con la musica e cercano di produrre un concerto. Tutto quello che non andrebbe fatto loro lo fanno, un gioco di ruoli tra incomprensioni, giochi, slapstick portano i tre pseudo musicisti a confrontarsi con le loro debolezze, che mettendosi a nudo davanti al pubblico ci mostrano il loro lato migliore, quello del clown indifeso che abbandona le sue sicurezze per giocare con tutto quello che ha intorno, prima di tutto il pubblico rendendolo partecipe dello spettacolo, e poi ogni pretesto diventa fonte di  gioco, e allora gli amplificatori degli strumenti si trasformano in pupazzi, gli strumenti diventano racchette per un improbabile partita a tennis, le bacchette della batteria vengono utilizzate come clave da giocolieri, ma soprattutto veniamo resi partecipi del gioco del clown che si instaura nel terzetto, della sintonia che ci trasmettono questi freak – clown moderni che rifacendosi all’antica arte circense rivisitano questa figura in chiave contemporanea.

DOMENICA 20 OTTOBRE 2024 - ORE 16.00

"SEGGIOLINE. PER DIVENTARE GRANDI" - COMPAGNIA TEATRO TELAIO 

Da un’idea di Michele Beltrami Di e con Michele Beltrami e Paola Cannizzaro Regia Michele Beltrami Consulenza drammaturgica Silvano Antonelli Assistente alla regia Karima Ranghetti Una produzione Teatro Telaio Si ringrazia Giorgio Gabrielli

Età consigliata: dai 3/4 anni Durata: 45 minuti

Lui è molto ordinato. Costruisce sedie per stare seduti, fermi, composti. Per stare come si deve stare. Per fare quello che si deve fare. Ma all’improvviso arriva Lei, che sembra volare di qua e di là, col suo sacchetto pieno di strane cose: oggetti e colori diversi come diverse sono le cose di cui è fatto il mondo. E queste cose servono a completare. A trasfigurare. A fare crescere e diventare grandi. Un viaggio surreale tra due emozioni… anzi tante quante ne possono nascere dall’incontro di due persone che sembrano distanti tra loro ma forse, anche se non lo sanno, hanno bisogno l’una dell’altra. Lo spettacolo è l’esito di un progetto triennale di ricerca e formazione, che ha permesso a Michele Beltrami e a Paola Cannizzaro di incontrarsi con alcuni dei protagonisti del teatro ragazzi italiano, “annusando” tecniche, strumenti e modi diversi di rivolgersi al mondo dell’infanzia.

GIOVEDì 31 OTTOBRE 2024 - ORE 16.00

"CARTASìA" - COMPAGNIA DROGHERIA REBELOT

(TI ASPETTIAMO MASCHERATO!)

di e con Miriam Costamagna, Andrea Lopez Nunes e Andrea Rizzo / Giovanni Consoli movimenti scenici Andrea Rizzo scene Miriam Costamagna, Andrea Lopez Nunes tutor Matteo Moglianesi costume e maschera Ilaria Ariemme voce radio Massimo Somaglino produzione Drogheria Rebelot / BIBOteatro in collaborazione con Laboratori Permanenti e La Corte Ospitale – Forever Young 2022 con il sostegno di Periferie Artistiche – centro di residenza multidisciplinare della regione Lazio, MiC Direzione Generale dello Spettacolo – Regione Lazio Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili

Si ringraziano Francesca Rossi e Virginia Cimmino

Spettacolo vincitore del bando “Portraits on Stage” 2021 Spettacolo finalista del Premio N Uovo Teatro 2021 Spettacolo finalista del bando Forever Young 2022 – La Corte Ospitale

Bruno, artista geniale, è in crisi. Solo e senza nessun contatto con l’esterno, alla vigilia di una mostra d’arte che potrebbe renderlo famoso, non è ancora riuscito a creare la sua opera. A trarlo d’impaccio dal blocco creativo sarà la materia stessa, la Carta, grezza prima e raffinata poi, che, nonostante i desideri e la volontà di Bruno, diventerà sempre più indipendente, fino a fargli scoprire che il modo migliore per stare al mondo è aprire la porta e lasciare che ognuno, compresi noi stessi, vada con le proprie gambe per la strada che desidera.

Nel pensare questo lavoro ci siamo detti: perché non creare uno spettacolo che parli senza aver bisogno di parole? L’attenzione si è naturalmente posta sulla danza e sulle competenze che essa possiede sul corpo narrante. Se togliessimo ogni stratificazione sociale, politica, religiosa, culturale e linguistica di cui ognuno di noi si compone ci renderemmo conto che l’unica cosa che ci accomuna è il corpo che siamo. Tutto nasce e muore sul e nel corpo e il teatro è il luogo privilegiato in cui indagare questa condizione universale. La ricerca di una comunicazione fra la dimensione corporea e il teatro di figura, in particolare il teatro su nero, attraverso la presenza costante di una materia che si anima e si trasforma, ci dà la possibilità di passare da corpo reale a corpo immaginifico e viceversa, svelando soglie in cui l’incontro è possibile. La carta, nel suo essere duttile e imprevedibile, si è presentata a noi come possibile simbolo per parlare della lotta dell’artista nel dare forma all’intuizione creativa. Facendoci permeare dalla sua natura multiforme, essa ha condotto anche noi, come Bruno, verso direzioni inaspettate. Se all’inizio del lavoro le domande che ci siamo posti riguardavano l’origine delle intuizioni artistiche e il loro conflittuale stato di appartenenza alla persona che per prima le ha sapute cogliere, è stata poi la creatura di carta che, rivelatasi nella sua forma visibile, ci ha indicato il tema sotteso alla storia che si dipanava davanti a noi. CartaSìa è un invito ad aprire i nostri cassetti interiori, a fare aria e lasciare andare tutto ciò che ci tiene incatenati a noi stessi e ciò che vorremmo legare a noi per sempre. Perché a volte, lasciare andare e dare spazio a chi o ciò per cui abbiamo investito il nostro tempo – un’opera d’arte, un figlio, un amore, un progetto – vuol dire compiere un semplice e puro atto d’amore.

A partire dai 6 anni

POSTO UNICO: 5 EURO

ABBONAMENTO 3 SPETTACOLI: 12 EURO

Info: www.teatrosandomenico.com / info@teatrosandomenico.com 

Tel. 0373/85418 oppure in Piazza Trento e Trieste Crema 

Condividi questo evento

bottom of page